La carronata era un tipo di cannone navale ad avancarica a corta gittata, spesso collocato sui ponti delle navi, in uso fra il 1779 ed i primi decenni del XIX secolo. Acquistò particolare popolarità fra le marine nazionali e i corsari nel periodo delle guerre napoleoniche, in particolare relazione alle tattiche di combattimento ravvicinato. La successiva introduzione della blindatura delle fiancate delle navi da guerra e lo sviluppo dell’artiglieria navale a lunga gittata (e delle tecniche di combattimento correlate) ne causarono il progressivo abbandono durante la prima metà del XIX secolo.
La carronata veniva montata su un affusto a slitta, invece che su uno a carrello come nel caso dei cannoni lunghi: la forma della slitta faceva sì che la carronata venisse spinta dal rinculo su un piano inclinato verso l’alto, sfruttando la gravità per contrastare la spinta causata dallo sparo. Lo stesso peso dell’arma, combinato con la presenza del piano inclinato, la riportava in posizione di tiro. In questo modo lo spazio complessivo sul ponte richiesto da una carronata era minore di quello necessario per l’utilizzo di un cannone tradizionale e veniva eliminato il tempo (e il personale) richiesto per rimettere il cannone in batteria.
L’alzo dell’arma veniva regolato attraverso un meccanismo a vite invece che con palanchini o cunei (richiedendo quindi meno personale per le specifiche operazioni di puntamento).
Tratto da Wikipedia.it