Burchio fluviale e lagunare, essenzialmente da carico, in uso nelle aree lagunari e nelle aste fluviali navigabili venete. Costruito in legno, presenta un fondo piatto, con poco pescaggio, due alberi con vele al terzo o al quarto (il pennone più alto era cioé accostato all’albero a circa un terzo della sua lunghezza), e si manovrava tramite un timone a barra situato al centro della poppa. Le dimensioni erano variabili: in lunghezza dai 20 ad oltre 30 m, in larghezza dai 4,5 ad oltre 6 m, ed ovviamente in funzione di esse variava anche la capacità di carico, che andava dalle 80 ad oltre 200 tonnellate.
Il ponte presentava un ampio boccaporto centrale per l’accesso alle stive di carico.
Per secoli è stata l’imbarcazione di trasporto merci più utilizzata per il traffico fluviale e lagunare. Oltre alla propulsione a vela, poteva essere spinto a remi o mediante l’uso di grosse pertiche. In passato era previsto anche il traino attraverso argani o propulsione animale mediante funi, sugli argini fluviali appositamente attrezzati.
I modelli più recenti sono realizzati in metallo e spinti da motori diesel.
Modello realizzato da Girolamo di Cara