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Vincenzo Di Bartolo

Vincenzo Di Bartolo (da Wikipedia)

Nacque a Ustica il 7 Maggio 1802, figlio di Ignazio e Caterina Pirena originari di Trapani, ma trasferitisi a Ustica, fu il primo navigatore del Regno delle due Sicilie che al comando del Brigantino di 248 Tonnellate “Elisa” dell’Armatore Benedetto Ingham, (un inglese trapiantato in Sicilia, divenuto grande uomo d’affari), riuscì a doppiare capo Hoorn giungendo nell’isola di Sumatra il Primo luglio 1839 dopo 68 giorni di navigazione, dove caricò pepe nero da portare a Palermo, un prodotto che fino a quel momento era monopolio delle marinerie Inglese ed Olandese, per questa coraggiosa impresa ricevette da Ferdinando II di Borbone la nomina ad Alfiere di Vascello della Real Marina e la medaglia d’oro al valor civile.

Giungendo a Palermo a bordo della nave “Sumatra” al termine del suo terzo viaggio verso l’isola di Sumatra, nel 1846, apprende che il 25 Settembre mentre lui navigava, era morta sua moglie, questo fatto lo sconvolge moltissimo, da quel momento comincia a navigare sempre meno, compiendo dei semplici viaggi attorno la Sicilia o verso la Campania con il battello a vapore “Palermo”, da lui non gradito, in quanto preferiva la navigazione a vela.

Questa insoddisfazione per il mezzo comandato, la malinconia e l’epilessia di cui soffriva, lo inducono ad abbandonare la navigazione ed a ritirarsi in solitudine nella sua Ustica, dove muore il 20 Aprile 1849.