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Il Brigantino Filomena

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Affondamento in una tempesta di un brigantino (1853)

Tipico Brigantino Siciliano adibito al trasporto misto di passeggeri e merci, generalmente avevano un equipaggio di 15-20 uomini. Era proprietà dei fratelli trapanesi Francesco e Sebastiano di San Malato e fu varato nel 1839.

Il nostro modello è probabilmente simile a quello originale. Il brigantino, partito da Palermo il 2 luglio 1839 al comando del Cap. Francesco Rallo, il 17 Settembre 1839 in navigazione in Atlantico, incontrò una tremenda tempesta che durò quattro giorni e che, una volta finita, aveva abbattuto l’albero maestro della nave e distrutto gran parte dell’opera morta. Il Capitano Rallo raddobbò alla bell’e meglio e provedendo sulla sua rotta trovò un’area di rottami galleggianti. Cercando se potesse esservi qualcosa di utile per sistemare i danni, scorse tra i rottami i corpi dell’equipaggio della nave distrutta, che poi si rivelò essere il Brick inglese “Cadwallader”, affondato il giorno 13 in seguito alla stessa tempesta, mentre era in navigazione da St. John’s (Terranova) alle isole Barbados.

Raccolti sei naufraghi a bordo, nonostante le condizioni meteo-marine rendessero il recupero una operazione altamente rischiosa, il cap. Rallo li sbarcò a New York, rifiutando ogni ricompensa offertagli dal console britannico James Buchanan e non accettando neppure il rimborso delle spese di vitto sostenute per i naufraghi ospitati a bordo per venti giorni. Secondo fonti del tempo, Rallo dichiarò “L’ho fatto per amore del mio simile, e questo né il denaro l’ispira, né può ricompensarlo. Mi basta che la vostra nazione serbi verso di me e i Siciliani riconoscenza del fatto”.

Re Ferdinando II concesse al capitano la medaglia d’oro al valor civile e lo creò cavaliere, in ricompensa dell’impresa umanitaria e della ottima pubblicità che questa aveva fatto ai siciliani in tutto il mondo. La Regina Vittoria, dal canto suo, gli fece giungere una gratifica ed una medaglia d’oro con la sua effige.

Fonti:

La Ruota, Anno I n. 9 (20 marzo 1840), pag. 72:  articolo a firma G.B.C., basato sul racconto del figlio del capitano Rallo.

L. Radogna, Storia della marina mercantile delle Due Sicilie, Milano 1982.